DAC7 : Tutto quello che c’è da Sapere
Nuove norme in materia di affitti turistici DAC7

La DAC7 è una nuova normativa introdotta dal decreto Agosto che regola il settore degli affitti brevi in Italia.
La normativa ha l’obiettivo di regolamentare e disciplinare il mercato degli affitti turistici, garantendo la sicurezza degli ospiti e la protezione dei beni immobili.
In relazione alla tua attività di gestione di case vacanze vicino ad Alghero, la DAC/7 avrà un impatto significativo sul tuo business. Ecco alcuni dei punti più importanti della nuova regola:
- Comunicazione delle informazioni: la normativa richiede che tutte le informazioni relative alla proprietà, al prezzo e ai servizi offerti siano fornite agli ospiti prima della prenotazione.
- Rispetto delle regole comunali: la DAC/7 richiede che tutti gli affitti turistici rispettino le regole comunali relative all’utilizzo degli immobili.
- Registrazione delle strutture: la normativa richiede che tutte le strutture per gli affitti turistici siano registrate presso le autorità locali.
- Assicurazione: la normativa richiede che tutti gli affitti turistici siano coperti da una polizza assicurativa adeguata.
- Manutenzione e sicurezza: la DAC/7 richiede che le strutture per gli affitti turistici siano soggette a regolari controlli per garantire che siano in buone condizioni e sicure per gli ospiti.
La DAC7 impone ai gestori delle piattaforme digitali di comunicare i redditi percepiti dai clienti attivi sulle loro piattaforme: i gestori diventeranno, così, “collaboratori fiscali” indistintamente in tutti gli Stati membri. Gli Stati UE scambieranno automaticamente con i Paesi partner i dati ricevuti dalle piattaforme. In realtà la norma della legge 50 del 2017 già imponeva alle piattaforme che intermediano servizi di prenotazione di agire da sostituti di imposta per conto dei proprietari trattenendo alla fonte gli importi, ovvero trasmettere una volta l’anno tutte le informazioni dei soggiorni all’Agenzia delle Entrate.
La DAC7 si preannuncia come una norma più omogenea a livello europeo, meno contestabile perché prevede solo obblighi di informazione e non di collaborazione fiscale attiva (costosa e rischiosa per gli operatori).
In sostanza, la DAC 7 obbliga i gestori delle piattaforme digitali a comunicare i redditi percepiti dai venditori/clienti attivi sulle loro piattaforme. Dunque, i giganti del web si evolverebbero in “collaboratori fiscali” per sorvegliare l’evasione di chi guadagna attraverso le piattaforme che essi stessi gestiscono.
Fonte:
https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/421445.pdf
https://documenti.camera.it/Leg19/Dossier/Pdf/FI0008.Pdf