DAC7 : Tutto quello che c’è da Sapere
Nuove norme in materia di affitti turistici DAC7
Dal 1 gennaio 2023 (ma le prime comunicazioni si dovranno fare entro il 31 gennaio 2024) le piattaforme OTA dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati delle prenotazioni online: nome e cognome del venditore; codice fiscale del venditore; numero di partita iva (se esiste); durata del contratto; indirizzo e dati catastali (se esistono) dell’immobile locato; importo del corrispettivo lordo; anno di riferimento; coordinate (Iban) del conto bancario e informazioni complete sulle altre opzioni di pagamento (Paypal, carte virtuali e conti esteri). Entro il 31 gennaio 2024 si dovranno comunicare quelle del 2023 con modalità definite da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, ancora non pervenuto. Le informazioni da inviare non sono limitate alle locazioni brevi / turistiche ma riguardano tutte le forme di alloggio, imprenditoriali e non, alberghiere, extralberghiere e le strutture all’aperto. Sono escluse dalla comunicazione le strutture con meno di 30 transazioni annue o quelle per le quali non è stato raggiunto un volume di 2000 euro durante l’anno oggetto della comunicazione. CHE COS’è LA DAC7
La DAC7 è una nuova normativa introdotta dal decreto Agosto che regola il settore degli affitti brevi in Italia.
La normativa ha l’obiettivo di regolamentare e disciplinare il mercato degli affitti turistici, garantendo la sicurezza degli ospiti e la protezione dei beni immobili.
In relazione alla tua attività di gestione di case vacanze vicino ad Alghero, la DAC/7 avrà un impatto significativo sul tuo business. Ecco alcuni dei punti più importanti della nuova regola:
- Comunicazione delle informazioni: la normativa richiede che tutte le informazioni relative alla proprietà, al prezzo e ai servizi offerti siano fornite agli ospiti prima della prenotazione.
- Rispetto delle regole comunali: la DAC/7 richiede che tutti gli affitti turistici rispettino le regole comunali relative all’utilizzo degli immobili.
- Registrazione delle strutture: la normativa richiede che tutte le strutture per gli affitti turistici siano registrate presso le autorità locali.
- Assicurazione: la normativa richiede che tutti gli affitti turistici siano coperti da una polizza assicurativa adeguata.
- Manutenzione e sicurezza: la DAC/7 richiede che le strutture per gli affitti turistici siano soggette a regolari controlli per garantire che siano in buone condizioni e sicure per gli ospiti.
La DAC7 impone ai gestori delle piattaforme digitali di comunicare i redditi percepiti dai clienti attivi sulle loro piattaforme: i gestori diventeranno, così, “collaboratori fiscali” indistintamente in tutti gli Stati membri. Gli Stati UE scambieranno automaticamente con i Paesi partner i dati ricevuti dalle piattaforme. In realtà la norma della legge 50 del 2017 già imponeva alle piattaforme che intermediano servizi di prenotazione di agire da sostituti di imposta per conto dei proprietari trattenendo alla fonte gli importi, ovvero trasmettere una volta l’anno tutte le informazioni dei soggiorni all’Agenzia delle Entrate.
La DAC7 si preannuncia come una norma più omogenea a livello europeo, meno contestabile perché prevede solo obblighi di informazione e non di collaborazione fiscale attiva (costosa e rischiosa per gli operatori).
In sostanza, la DAC 7 obbliga i gestori delle piattaforme digitali a comunicare i redditi percepiti dai venditori/clienti attivi sulle loro piattaforme. Dunque, i giganti del web si evolverebbero in “collaboratori fiscali” per sorvegliare l’evasione di chi guadagna attraverso le piattaforme che essi stessi gestiscono.
Fonte:
https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/421445.pdf
https://documenti.camera.it/Leg19/Dossier/Pdf/FI0008.Pdf