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Sardinia with a smile Our Happy Clients brag about us Jenny Douglas “A walk about Alghero provides lessons in history, beauty, and in some measure
Surf, pesca, trekking, windsurf, immersioni, equitazione, golf. La Sardegna è una terra che si adatta molto alla pratica di diversi tipi di sport alcuni dei quali raramente praticabili altrove.
La Sardegna offre spiagge, divertimento, natura, storia, cultura. E anche tante occasioni per praticare sport. Come questi cinque, i principali, tra i quali non vi resta che scegliere il vostro preferito e cominciare a organizzare la prossima vacanza.
Se hai deciso di trascorrere le tue vacanze sul mare in Sardegna abbiamo pensato di darti dei suggerimenti per vivere delle esperienze acquatiche indimenticabili.
Suggeriamo alcuni sport acquatici da praticare in Sardegna durante le tue vacanze. Sarai poi tu a scegliere in quale cimentarti, quale iniziare o quale approfondire se hai già delle basi.
Entriamo nel vivo e vediamoli uno per uno.
Nella vostra valigia non mancano mai abiti comodi e scarponi da trekking? Camminare, specialmente circondati dalla natura più incontaminata, è il vostro ideale di vacanza? In questo caso, in Sardegna potrete trovare due grandi soluzioni:
Librarsi con il vostro aquilone sulle onde del mare è la (stupenda) sensazione che inseguite in occasione di qualunque vacanza. Ebbene, la Sardegna farà di tutto per farvela provare, specialmente in questi cinque posti, sicuramente i migliori per il kitesurf: Porto Botte, Capo Mannu, Chia, Baia dell’Isuledda, Cagliari e Alghero. Qui troverete venti costanti, ottimi punti di partenza e altre persone che condividono la vostra stessa passione.
Infine, tra gli sport da praticare in Sardegna, non si può non citare il “cugino” del diving, ovvero lo snorkeling. In posti come Stintino e La Maddalena, giusto per citare due dei più celebri, troverete delle spiagge stupende e un mare incantevole da scoprire con maschera e boccaglio.
Considerando tutte queste alternative non avrai che l’imbarazzo della scelta, e tu quale sport acquatico preferisci?
Buon divertimento!
Partiamo da un presupposto fondamentale: il mare della Sardegna è stupendo tanto in superficie quanto in profondità. Non ci credete? Che siate dei diver esperti o dei beginner alle prime esperienze, le migliori immersioni da fare in Sardegna vi permetteranno di scoprire dei fondali molto vari e ricchi di vita: le destinazioni consigliate sono Tavolara, Cagliari, La Maddalena, Santa Teresa di Gallura e l’Asinara.
Per godersi il mare al 100% in Sardegna ci sono varie possibilità: nell’articolo sugli sport acquatici da praticare nell’Isola abbiamo visto 7 idee che vanno dallo Sci Nautico al Surf, dal SUP alla vela dal Kite e Windsurf al Kayak.
Senza dubbio lo sport che consente di esplorare le acque, conoscere i fondali e venire a contatto con il mondo subacqueo è il Diving ovvero le immersioni in profondità.
Rocce e coralli, pesci e fondali: per chi lo vorrà non ci sarà più nessun segreto sottomarino.
E questo vale sia per esperti che per principianti grazie alla professionalità dei vari centri Scuba Diving sparsi in tutto il territorio sardo.
Per chi vuole una classifica delle migliori acque dove praticare le immersioni abbiamo fatto una ricerca ed una selezione delle migliori 10 località in Sardegna per fare Diving.
Quindi, prepariamo la maschera subacquea, la muta protettiva, le pinne, erogatore, bombola e tutto l’occorrente e partiamo!
I 10 Migliori Posti per Fare Immersioni in Sardegna.
Il Parco Nazionale Arcipelago della Maddalena offre uno dei contesti più suggestivi del Mediterraneo. L’Arcipelago è composto da 7 isole maggiori e da decine di isole minori e isolotti che compongono uno scenario subacqueo ricco di colori per la morfologia e vegetazione sottomarina.
I punti di immersione nell’Arcipelago sono addirittura 30 e possono soddisfare le svariate esigenze dei praticanti: si passa da fondali più adatti per i principianti che si stanno approcciando a questo sport sino a discese ideali per i più esperti. Nella mappa vediamo alcuni punti di immersioni importanti tra cui la famosa Secca di Spargi o Washington costituita da enormi blocchi granitici erosi e circondati da massi e avvallamenti che nei punti più profondi superano di poco i 25 m.
Uno dei contesti più rari del Mediterraneo è quello di Santa Teresa di Gallura. Inabissandosi presso gli scogli della Marmorata, una delle punte più a Nord della Sardegna, si scopre il fascino di esplorare una grande nave affondata in epoca passata. Parliamo del famoso Relitto Angelika, cargo greco di 70 metri e che si trova ad appena 18 metri di profondità.
La Costa Rossa, località emergente del Nord Sardegna tra Badesi e Santa Teresa Gallura, rappresenta una interessante opzione per immergersi e conoscere una costa del Nord Sardegna ancora sconosciuta ma di una bellezza mozzafiato. Qui si possono individuare ben 33 punti di immersione a Costa Paradiso e 10 all’Isola Rossa per un totale di 43 punti di immersione.
Questi punti si caratterizzano oltre che per la caratteristica roccia rossa del luogo, anche per la presenza di stretti canyon, tunnel sabbiosi e la famosa Grotta Niedda suggestivo perché una grotta completamente chiusa e buia.
L’estensione di questa area è di più 15.000 ettari di mare e l’ampiezza ne fa una delle mete più gettonate per le immersioni grazie alla enorme varietà di fondali e all’incredibile fauna ittica.
I punti di immersione ricreativi sono circa 25 e le possiamo vedere raffigurate qui in questa mappa.
Da segnalare la Secca del Papa, considerata una delle più belle immersioni al mondo grazie alla presenza di cernie e dentici di taglia superiore alla media e per le gorgonie rosse e gialle (foto sotto).
Acque incontaminate che regalano spettacoli incredibili, fondali selvaggi e ricchi di pesce.
Il Parco Nazionale dell’Asinara è stato perimetrato come tale nel 2002 e grazie alle misure più restrittive di salvaguardia ambientale si sono potute preservare maggiormente i siti incontaminati.
Sono stati individuati 12 siti di immersioni nel Parco dell’Asinara e uno dei più noti è il Costone dei Tamburi: una immersione facile dove è possibile ammirare quanto di meglio il mare possa offrire: branchi di barracuda, saraghi e salpe che si incrociano con cernie brune di tutte le dimensioni. Inoltre canyon, piccole gole e pozzi con dentro murene e tanto altro.
Le immersioni in Ogliastra vanno da Orosei (anche se è territorio della Baronia) sino a Barisardo e Marina di Gairo. Le acque blu dell’Ogliastra vi sorprenderanno conspettacolari fondali variegati per tipologia, morfologia e per i popolamenti che vi abitano.
Fondali calcarei, granitici, propaggini basaltiche e plateau di arenaria si alternano ad immense distese di sabbia ricoperte da praterie di Posidonia oceanica, testimone della limpidezza di questo mare.
Tappa quasi obbligata per gli amanti del sub è Villasimius: più di 20 siti di immersione tra i quali spicca la Secca di Santa Caterina ad ovest dell’Isola dei Cavoli. 30 metri di profondità dove si incontrano pesci piccoli, dentici, ricciole, grosse orate, cernie, saraghi
Tra le immersioni ricreative segnaliamo la Madonna del Naufrago, dove è possibile ammirare la statua sommersa di una donna che tiene in braccio un bambino: un po’ inquietante ma di sicuro molto suggestiva.
Quasi 50 immersioni differenti, la particolarità sono senza dubbio le immersioni ricreative archeologiche tra cui le Anfore di Nora, percorso con resti di barche fenicee, puniche e romane.
Inoltre relitti di faraglioni e blocchi rocciosi dove nasceva la più antica città sarda Nora.
Spostandoci verso Chia invece passiamo a immersioni tra canyon di roccia granitica di 6 e 7 metri congrotte percorribili con all’interno aragoste e gamberi.
Tratti di costa quasi unici e pregevoli con sabbia con granuli di quarzo e imponenti falesie.
Qui segnaliamo 2 punti di immersioni spettacolari: Secca del Libeccio, piattaforma di basalto con fratture e spaccature che creano passaggi per i pesci, e la Secca (o Scoglio) del Catalano, grande secca granitica che arriva a 20 metri di profondità con una parete incredibile composta da spugne viola a canne d’organo, spugne rosse e gialle, finto corallo a forme di vita varie. Risalendo ci si imbatte in cernie, saraghi e barracuda.
In questa area Nord Ovest della Sardegna è possibile ammirare le affascinanti falesie calcaree di Capo Caccia e Punta Giglio. Le caratteristiche principali di questo ambiente sommerso sono la presenza di grotte e caverne sommerse, numerosi colori e forme di vita e la presenza del corallo rosso che si crea tipicamente in ambienti bui.
E ovviamente la grotta sommersa più grande del Mediterraneo non può che trovarsi qui, in queste acque, e si tratta della Grotta di Nereo, lunga circa 300 metri e vero e proprio santuario per i sub.
Istituita nel 2002, l’omonima Area Marina tutela una zona divenuta famosa per una caratteristica particolare: le grotte. A protezione di un ambiente così delicato, l’Ente Parco ogni anno rilascia autorizzazioni contingentate sia ai diving, sia ai privati che vogliono immergersi autonomamente.
E dove potrebbe trovarsi la grotta sommersa più grande del Mediterraneo, se non qui? Si tratta della “Grotta di Nereo”, un vero e proprio santuario per i subacquei. Vastissima, lunga circa 300 metri, conserva al suo interno praticamente tutta la varietà di specie osservabili nel nostro mare, ed i giochi di luce che si creano la rendono un luogo perfetto per foto e video.
15.000 ettari di mare e 40 chilometri di costa, considerati tra i più belli della sardegna, suddivisi tra i comuni di Olbia, San Teodoro e Loiri Porto San Paolo: ecco l’area Marina di Tavolara Punta Coda Cavallo. Servita da una quindicina di diving center, l’ area è un vero spettacolo della natura!
La “Secca Del Papa”, appena fuori dalla zona A del parco, è considerata una delle più belle immersioni al mondo. Indicata ai sub di livello avanzato data la profondità dei due gruppi rocciosi che la costituiscono, è famosa per le enormi gorgonie rosse e gialle e la presenza di cernie e dentici decisamente fuori misura.
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